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Stabilimento balneare “Kursaal”

Stabilimento balneare “Kursaal”
Architettura Cultura

Inaugurato il 15 giugno del 1950 con una sontuosa cerimonia alla quale presenziano le massime autorità comunali, il Kursaal diventa da subito il nuovo simbolo visivo di Ostia, sostituendo nell’immaginario collettivo lo scomparso stabilimento balneare Roma.

Impostato per soddisfare le esigenze di comfort e di lusso di una clientela a carattere elitario, può godere di un eccezionale scenario dal punto di vista paesaggistico ed è inoltre facilmente raggiungibile dalla capitale attraverso la Via Cristoforo Colombo e l’omonima fermata del prolungamento della linea ferroviaria Roma-Lido.

L’impianto, progettato dal noto architetto Attilio Lapadula e la cui costruzione è affidata all’impresa Nervi & Bartoli, è strutturato con servizi moderni e di alto livello, tra i quali spicca il padiglione adibito a bar, ristorante e salone per le feste.

Di forma circolare, l’edificio è composto da una volta a fungo, sostenuta da un unico pilastro centrale; l’intradosso è scandito dall’incrocio delle nervature disposte secondo l’andamento delle sollecitazioni.

Questo sistema strutturale consente di lasciare completamente libera la superficie perimetrale, che viene chiusa con una vetrata la cui trasparenza crea suggestive vedute, in particolare al tramonto o durante le ore notturne.

L’impiego di tavelloni prefabbricati di forma romboidale e di nervature gettate in opera è un brevetto di Pier Luigi Nervi, utilizzato in altre sue opere, e qualifica in modo inconfondibile la rotonda di Attilio Lapadula, al quale si deve anche l’idea per il trampolino.

La collaborazione tra i due progettisti porta in questo caso alla creazione di un unicum compositivo, di grande effetto scenografico.

VisitOstia - Stabilimento Balneare Kursaal, interno del ristorante (anni '50)
VisitOstia - Stabilimento balneare Kursaal - Il trampolino
VisitOstia - stabilimento "Kursaal (anni '50)

Il trampolino, anch’esso in cemento armato, viene realizzato con un elemento resistente centrale a forma di “K” (monogramma di Kursaal) circondato da un anello esterno, mentre sul retro una scala conduce alle quattro piattaforme per i tuffi.

Il Kursaal rappresenta per molti anni il luogo mondano per eccellenza di Roma e uno dei manifesti della ripresa economica della nazione; la rotonda e la piscina vengono inoltre scelti da numerosi registi quale scenario per i propri film.

Nel 1974 l’azione erosiva degli agenti atmosferici e la scarsa manutenzione hanno portato alla demolizione del trampolino, che è stato ricostruito in legno lamellare riproducendone l’immagine originaria.

Lungomare Lutazio Catulo, 36-40

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