Castelfusano dal Treno alla Pineta
La Pineta di Castelfusano è uno dei più grandi parchi urbani di Roma: con i suoi 1160 ettari di verde pubblico costituisce uno spazio fruibile per chi ama le attività all’aria aperta durante tutto l’anno. Per questo motivo la zona, in larga parte pedonale e quindi esclusa al traffico automobilistico per vasti quadranti, è il luogo ideale per gli appassionati della pedalata.
Uno dei grandi vantaggi per i cicloamatori è che la Pineta di Castelfusano è servita da due stazioni della ferrovia Roma-Lido: la prima ha lo stesso nome del parco, la seconda è il terminal di “Colombo”. Dalla fermata “Castelfusano” si raggiunge la pineta in tutta sicurezza, mentre da “Cristoforo Colombo”, prima di entrare nel polmone verde, è necessario percorrere un pezzo di complanare (circa 150 metri) dell’omonima arteria stradale.
Sui treni della linea Roma-Lido si può trasportare la bicicletta: bisogna tuttavia entrare nel primo vagone e rispettare determinate fasce orarie. Nei giorni festivi, il sabato e per tutto il mese di agosto non ci sono problemi, mentre nei giorni feriali l’imbarco delle due ruote è consentito con le seguenti modalità: in direzione Cristoforo Colombo da inizio servizio fino alle 12,30 e dalle 20,00 fino a fine servizio; in direzione Roma da inizio servizio fino alle 7,00, dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 16,00 fino a fine servizio.
Salendo in una delle stazioni dislocate lungo la linea, per entrare in pineta si può quindi scendere a “Castelfusano” o a “Cristoforo Colombo”.
Stazione Castelfusano – Una volta fuori della stazione l’accesso alla zona pedonale e ciclabile del parco si trova alla nostra destra. Si può percorrere via Giuseppe Renato Bellot: in questo caso, tuttavia, alla fine della strada è necessario salire alcuni gradini. Altrimenti si può restare in sella percorrendo un pezzo di via della Stazione di Castelfusano, girare a destra su via dei Sandolini e quindi svoltare nuovamente a destra su viale Mediterraneo: è questa la più agevole strada di accesso alla pineta, un rettilineo di circa 1 km interdetto a ogni tipo di veicolo (eccetto quelli di soccorso e sicurezza pubblica). Dopo circa 200 metri il tracciato ci consente di andare dritti o di svoltare su via del Gran Pavese, rimanendo in entrambi i casi su un percorso asfaltato. Per chi ama l’avventura, sia da viale Mediterraneo che da via del Gran Pavese si sviluppano sentieri in sabbia e terra battura che si inoltrano nel bosco. Restando con le spalle al mare, se si sceglie di entrare nella parte di ponente dopo poche centinaia di metri ci si ritroverà sulla sponda sinistra del Canale dei Pescatori, mentre sul lato di levante i sentieri sfociano sulla complanare della via Cristoforo Colombo.
Dopo circa 1 km viale Mediterraneo incrocia il viale della Villa di Plinio. Fate attenzione al traffico: qui, infatti, la strada non soltanto è aperta alla circolazione, ma è anche ad alto scorrimento. Attraversando l’incrocio e proseguendo su viale Mediterraneo, tuttavia, ci si troverà nuovamente immersi in uno spazio verde di grande suggestione e, soprattutto, interamente riservato a pedoni e biciclette. Di fronte potrete ammirare il Casino Sacchetti (poi Chigi). Si tratta di una villa fortificata, voluta dal cardinale Giulio Sacchetti (proprietario della tenuta, al quale si deve la piantumazione del pino marittimo) e fatta edificare nel XVII secolo su progetto di Pietro da Cortona. E’ tuttora privata: nel 1932, infatti, il Governatorato di Roma acquistò il fondo, destinandolo a parco pubblico, ma il principe Francesco Chigi volle comunque mantenere il possesso del casino e di 33 ettari della pineta.
Proseguendo l’itinerario ciclabile, leggermente sulla destra inizia il viale del Circuito. E’ una strada dal passato singolare: il suo nome deriva infatti dalla particolarità che, nel 1954, su questo percorso (appositamente asfaltato) si svolse il primo Gran Premio automobilistico di Roma, destinato a varie categorie motoristiche, compresa la Formula Uno. Il tracciato, oggi in terra battuta, dopo circa 2 km si collega alla complanare della via Cristoforo Colombo: da qui, girando a sinistra, un tratto di pista ciclabile su marciapiedi ci accompagna in sicurezza fino al semaforo con via Canale della Lingua, attraversando il quale, e usufruendo di un altro settore di pista ciclabile, è possibile addirittura raggiungere il quartiere residenziale di Casal Palocco.
Se, invece, all’incrocio tra Viale Mediterraneo e Viale della Villa di Plinio si gira a sinistra, dopo poche centinaia di metri si esce dalla pineta e si incontra il canale dei Pescatori. Attraversato il ponte e l’incrocio semaforizzato, sulla sinistra di via di Castelfusano ha inizio una pista ciclabile che sfocia sulla via del Mare all’altezza di Ostia Antica. Sul lato destro della strada c’è il complesso residenziale “Maison du Parc”, mentre su quello sinistro nel corso del tempo si sono sviluppate svariate attività per il tempo libero: centri di addestramento per cani, fattorie didattiche di animali, parchi-avventura.
Questo tratto di ciclabile, lungo e particolarmente suggestivo, è percorribile in completa sicurezza. Sul lato opposto alla ciclovia si sviluppano le avveniristiche strutture del campeggio internazionale “Capitol” e, proseguendo verso ponente, quelle dell’impianto sportivo di proprietà della famiglia di Francesco Totti, il notissimo ex calciatore della A.S. Roma.
Nel tratto finale della ciclabile ci sono diversi attraversamenti carrabili, che consentono l’accesso alle attività commerciali (supermercati e autosaloni) situate sul lato destro della strada. E’ bene quindi prestare molta attenzione, soprattutto se ci sono dei bambini. Si arriva all’altezza del cimitero di Ostia Antica, in prossimità dell’area archeologica di Pianabella e della chiesa di S. Ercolano. Volendo proseguire all’interno di Ostia Antica bisogna attraversare il semaforo della via del Mare e della via Ostiense.
- Lunghezza Intero Percorso fino a Casal Palocco: 5340 mt.
Dalla stazione e via Villa di Plinio 1780 mt, da via Villa di Plinio a via del Circuito 2150 mt, da via del Circuito a via del Canale della Lingua 890 mt, da via del Canale della Lingua a Casal Palocco 520 mt. - Indirizzi: via della Stazione di Castelfusano, via dei Sandolini, viale Mediterraneo, via Villa di Plinio, via del Circuito, via Cristoforo Colombo.
- Criticità Media: attraversamento di via Villa di Plinio ad alto scorrimento veicolare.
- Superficie Asfalto e terra battuta
- Difficoltà Lieve: leggera pendenza nel superare il cavalcavia ferroviario. Territorio pianeggiante.
- Sicurezza Sicuro in larga parte.
- Dove parcheggiare
Posti auto in via della Stazione di Castelfusano, viale Mediterraneo.
Stazione Cristoforo Colombo – Usciti dal terminal ferroviario, l’ingresso del parco di Castelfusano più vicino è alla nostra destra. In sella percorriamo via Guido Boggiani e via Valladolid; raggiungiamo quindi il piazzale Cristoforo Colombo, meglio noto come “la Rotonda”. Da qui, girando a destra, ci immettiamo sulla complanare della via Cristoforo Colombo in direzione di Roma: sulla destra, dopo un centinaio di metri e subito dopo il ponte sulla ferrovia, si trova l’ingresso ciclopedonale alla pineta. Siamo in via di Castelporziano: da qui può avere inizio la nostra avventura sulle due ruote. Dopo alcune centinaia di metri ci troviamo in corrispondenza di un incrocio: proseguendo in linea retta il percorso ci propone 1 km circa di strada sterrata (ancora via di Castelporziano), che a metà strada presenta un’interessante curiosità: a destra e a sinistra possiamo infatti osservare le caratteristiche lastre di basalto della via Severiana, l’antica arteria litoranea di epoca romano-imperiale (in questo tratto ancora ben conservata) che collegava la città di Ostia alle principali località della costa sud del Lazio. Se, invece, all’incrocio gireremo a destra, ci immetteremo su via della villa di Plinio. La strada è un lungo rettifilo parzialmente asfaltato che, dopo aver superato la torre di avvistamento e le strutture dove si trovano gli uffici del parco e il presidio della Guardia Forestale, attraversa la pineta fino a raggiungere un’area archeologica di notevole interesse. Dietro una recinzione metallica si trovano infatti i resti della cosiddetta “Villa di Plinio”. Si tratta di un’antica villa romana, erroneamente attribuita a Plinio il giovane sulla base di una sua bellissima lettera descrittiva inviata all’amico Gallo: in realtà il complesso residenziale (detto anche “Villa della Palombara” perché in quest’area nel XIV secolo si svolgeva la caccia ai palombi), apparteneva forse a Quinto Ortensio Ortalo (114 a.C. – 50 a.C.), il celeberrimo oratore romano amico di Cicerone. In questo punto via della Villa di Plinio si biforca e le due diramazioni raggiungono rispettivamente via del Lido di Castelporziano (a sinistra) e la Litoranea Ostia-Anzio (a destra).
- Lunghezza: 5600 metri
- Tempo di percorrenza: 31’40”
- Calorie: 291 kcal
- Indirizzi: via Guido Boggiani, via Valladolid, piazzale Cristoforo Colombo, via Cristoforo Colombo, via di Castelporziano, via villa di Plinio.
- Criticità: alta. Si è costretti a percorrere un tratto di circa 150 metri di via Cristoforo Colombo (ad alto scorrimento per assenza di marciapiedi).
- Superficie: asfalto e terra battuta.
- Difficoltà: lieve. Leggera pendenza nel superare il cavalcavia ferroviario. Territorio pianeggiante.
- Sicurezza: sicuro in larga parte.
- Dove parcheggiare:
posti auto in piazzale Amerigo Vespucci e in lungomare Amerigo Vespucci.